Il principio contabile OIC 24 ha lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione delle immobilizzazioni immateriali, nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa.
B.I.7 - Altre immobilizzazioni immateriali
B.I - Immobilizzazioni immateriali
B.I - Immobilizzazioni immateriali
Conti collegati
OIC
Finalità del principio
Valutazione e rilevazioni successive
Il costo delle immobilizzazioni immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione. La quota di ammortamento imputata a ciascun esercizio si riferisce alla ripartizione del costo sostenuto sull’intera durata di utilizzazione.
L'ammortamento decorre dal momento in cui l'immobilizzazione è disponibile e pronta per l'uso.
La sistematicità dell’ammortamento è definita nel piano di ammortamento, che è funzionale alla correlazione dei benefici attesi. Oltre all’utilizzo di piani di ammortamento a quote costanti, è ammesso anche l'utilizzo di piani a quote decrescenti, oppure parametrati ad altre variabili quantitative.
La sistematicità dell’ammortamento non presuppone necessariamente l’applicazione del metodo a quote costanti. Esso si fonda sull’ipotesi semplificatrice che l’utilità dell’immobilizzazione immateriale oggetto di ammortamento si ripartisca nella stessa misura per ogni anno di vita utile. Il metodo di ammortamento a quote costanti è il più diffuso, è di facile applicazione e favorisce la comparabilità dei bilanci. L’ammortamento a quote costanti è ottenuto ripartendo il valore da ammortizzare per il numero degli anni di vita utile.
Si applica il metodo a quote decrescenti quando l’immobilizzazione è maggiormente sfruttata nella prima parte della vita utile. È possibile ammortizzare l’immobilizzazione anche secondo il metodo per unità di prodotto quando questo metodo di ammortamento fornisce una migliore rappresentazione della ripartizione dell’utilità ritraibile dal bene lungo la sua vita utile. Non è invece ammesso l’utilizzo di metodi di ammortamento a quote crescenti, in quanto tale metodo tende a porsi in contrasto con il principio della prudenza. Non è altresì ammesso l’utilizzo di metodi dove le quote di ammortamento sono commisurate ai ricavi o ai risultati d'esercizio della società o di un suo ramo o divisione.
Il valore residuo di un bene immateriale si presume pari a zero, a meno che:
− vi sia un impegno da parte di terzi ad acquistare il bene immateriale alla fine della sua vita utile; o
− sia dimostrabile l’esistenza di un mercato del bene dal quale trarre un valore oggettivo che permetta di effettuare una stima attendibile del valore realizzabile dall’alienazione dell’attività immateriale al termine della vita utile e:
• il valore residuo può essere determinato facendo riferimento a tale mercato; e
• è probabile che tale mercato esisterà alla fine della vita utile dell’attività. Il valore residuo di un onere pluriennale è sempre pari a zero.
L’ammortamento del diritto di usufrutto su azioni è effettuato sulla base della durata del diritto.
L’ammortamento del costo del software non tutelato è effettuato nel prevedibile periodo di utilizzo.
L’ammortamento del software di base, essendo strettamente correlato all’hardware, è trattato all’interno dell’OIC 16.
L'ammortamento dei costi per migliorie dei beni di terzi si effettua nel periodo minore tra quello di utilità futura delle spese sostenute e quello residuo della locazione, tenuto conto dell'eventuale periodo di rinnovo, se dipendente dal conduttore.
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